In Italia l’emergenza maggiore è rappresentata dal Covid-19 ma negli ultimi giorni si è parlato sempre di più di una sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati. Questo argomento è al centro di dibattiti politici da diverso tempo ma data la situazione precaria dell’economia italiana, ora non si può più tornare indietro: si stima circa 600mila stranieri irregolari nel Paese, che risultano oro per le aziende agricole e in altri settori. 

Il Governo è al lavoro su un decreto Cura Italia bis che probabilmente cambierà per diverso tempo l’economia e il mondo lavorativo italiano, intanto però c’è da pensare anche agli stranieri, che se abbandonati potrebbero diventare un’arma della criminalità, oltre che dei possibili veicoli di diffusione di virus, vista la loro impossibilità di godere di diritti fondamentali, tra cui appunto il servizio sanitario nazionale. Diversi studiosi, da economisti fino ai giuristi, passando per sociologi e virologi, chiedono a gran voce la regolarizzazione dei braccianti immigrati, cercando di estendere il provvedimento anche ad altre categorie per due motivazioni: quelle umanitarie e sanitarie. La possibile mancanza di una sanatoria sulla regolarizzazione dei migranti potrebbe portare una lotta interna che potrebbe causare importanti perdite finanziarie, oltre creare un subbuglio sociale, questo è quello che si evince dalle pubblicazioni web dell’Avvocato Pitorri di Roma, da sempre molto attento al tema dell’immigrazione. 

Oltre il 35% dei prodotti delle campagne, ricorda l’Avvocato Pitorri, potrebbe restare incolto se il Governo non riesce a decidere su una normativa che aspetta un aggiornamento da diversi anni, vista che l’ultima risale al 2012. Dalle bozze circolate finora, si nota come lo Stato abbia intenzione di venire incontro alle numerose aziende che stanno avendo problemi vista la mancanza di manodopera: secondo varie fonti le imprese potranno offrire un contratto a stranieri irregolari facendo istanza allo sportello unico per l’immigrazione. Il rapporto di lavoro però non può essere superiore ad un anno e deve essere sottoposto a determinate verifiche, poiché il permesso di soggiorno potrebbe rinnovarsi in automatico in caso di rinnovo o nuovo contratto di lavoro. Si parla soprattutto di agricoltura, poiché è uno dei settori più colpiti da questa situazione, ma vengono citati anche altri settori come l’artigianato, l’industria e i servizi alla persona. Un altro mercato infatti che potrebbe risentire di questa situazione è senza dubbio quello dell’assistenzialità, ovvero le badanti e le colf. 

Se da un lato urge una nuova sanatoria per regolamentare gli stranieri, dall’altra si nota come in passato sono state già effettuate normative simili che però non hanno mai arginato completamente il problema e che anzi, hanno portato più complicazioni. Nel 2002 ci fu la più grande sanatoria per quanto riguarda gli stranieri, con oltre 700mila persone che hanno potuto rinnovare il proprio permesso di soggiorno. L’attenzione adesso è rivolta anche a queste persone, poiché non solo possono portare beneficio all’economia italiana ma soprattutto aiuterebbero nella battaglia contro la criminalità organizzata, che da tempo si affida agli immigrati irregolari per aumentare il proprio giro di attività. La sanatoria per la regolarizzazione degli stranieri dovrebbe arrivare a breve e le speranze è che sia una riforma su cui si possa fare affidamento anche in futuro, non dovendo nuovamente tra diversi anni, affrontare ancora questo argomento.